La Federazione

La Federazione Italiana Pesca In Apnea (F.I.P.I.A.) è una federazione associativa italiana che ha per vocazione la riunione di quanti praticano individualmente la pesca in apnea a fini ricreativi e non agonistici, le Associazioni di praticanti la PIA e di quanti desiderano continuare a praticare la PIA in uno spirito di pratica sostenibile, ricreativa, nel rispetto delle leggi e dell’ambiente.

Nata da un gruppo di appassionati che ha allargato la possibilità di ingresso come socio fondatore a quanti ne avessero adottato lo spirito e l’impegno, intende proseguire sulla via della democraticità e della partecipazione implementando nel proprio sito internet delle funzioni destinate a permettere il voto a tutti gli iscritti senza dover forzatamente partecipare ad assemblee generali che costringerebbero molti a lunghe e costose trasferte.

Di fronte alla dispersione dei PIA sul territorio nazionale e data la necessità di poter agire in tutti i luoghi, la FIPIA si sta organizzando a livello delle diverse Regioni italiane istituendo dapprima un Responsabile Regionale e in un secondo tempo fondando delle sezioni regionali.

L’attuale consiglio Direttivo formatosi all’atto della costituzione, resterà in carica tre anni.

Il Programma che il Consiglio Direttivo si è dato, verte su molti temi, alcuni propri di una nuova organizzazione, quali:

  • dare visibilità alla federazione,
  • valorizzare l’immagine ufficiale e pubblica della nostra attività ricreativa diffondendo e promuovendo una pratica di pesca in apnea rispettosa del mare e dei suoi abitanti;
  • instaurare dialoghi costruttivi con i differenti attori che gravitano sulla fruizione del mare;

altri ormai noti ai PIA, ma che non hanno mai trovato risposte per noi soddisfacenti:

  • equiparazione della pesca in apnea a tutte le altre tecniche di pesca ricreativo/amatoriali;
  • essere presenti ai tavoli di concertazione che accompagnano i progetti e la creazione di aree marine sottoposte a vincoli o tutele ambientali di vario tipo (Parchi, AMP, ecc.);
  • dialogare con le istituzioni per un corretto posizionamento della PIA nell’ ottica del censimento dei pescatori ricreativi e dei possibili futuri sviluppi;
  • intervenire nelle sedi opportune per modificare norme e regolamenti che pongono limiti  irrazionali ed irragionevoli alla PIA, es. quando si impone la PIA a una certa distanza dalla costa (anche quando questa è “a picco”) cosa che spesso costringerebbe i PIA ad agire su fondali esageratamente profondi; oppure sulla limitazione della PIA in zone balneabili oggi estese oltre ogni ragionevolezza;
  • riprendere e rivitalizzare la campagna per il rispetto della boa segnasub;
  • richiedere l’obbligatorietà delle norme d’uso che dovrebbero accompagnare la vendita di fucili, inserendo tra di esse anche la notazione che ne è vietato l’impiego quando ci si immerge con apparati di respirazione ausiliari.

 

La federazione, in quanto tale prevede che vi siano dei distaccamenti regionali che meglio possano interpretare le necessità specifiche del territorio,

la nomina dei referenti regionali è regolamentata ed i dettagli sono consultabili nel seguente documento:

Regolamento Responsabili Regionali