La nostra politica

principi etici e di eco-sostenibilità della pesca in apnea che la F.I.P.I.A. propone sono noti a tutti i suoi affiliati.

Era tuttavia giunto il momento che tali principi venissero formalizzati in un documento che li fissasse e li ponesse a riferimento inequivocabile per il proseguimento delle attività federali.

La stessa necessità era emersa in seno a due federazioni francesi che si occupano di pesca in apnea ricreativa.

Si è così giunti al 14 gennaio 2012, dove, al 14° “Salon de la Plongée” di Parigi, davanti alla stampa specializzata francese:

Jean-Louis Blanchard Presidente della FFESSM (Federation Francaise Etude e Sport Sous Marine), Joel Bréchaire Presidente della Commissione pesca in apnea della stessa FFESSM, Pascal Mathieu Presidente della FCSMP (Federation Chasse Sous Marine Passion) ed il nostro presidente Fulvio Calvenzi, hanno sottoscritto congiuntamente la “Carta dei pescatori in apnea”. E’ un documento che riporta in 18 articoli tutto quello che da tempo gli affiliati alle tre federazioni stanno già praticando e li impegna a praticare in futuro.

 Il documento assume particolare importanza uscendo dall’incontro e dal confronto tra tre federazioni di Francia e Italia. E’ un primo passo verso una piccola Europa Unita della pesca in apnea che potrebbe creare finalmente delle sinergie sul fronte delle regole che disciplinano la pesca in apnea. Allo stesso tempo, si spera che i problemi legati alla gestione della risorsa ittica ed al suo sfruttamento, così come le questioni legate alla ghettizzazione della pesca in apnea rispetto alle aree marine sottoposte a vincolo, possano trovare un fronte comune.

Molti obiettivi sono già comuni: uscire dalla ghettizzazione, far valere i valori della pesca in apnea ricreativa, parificare diritti e doveri per tutte le tecniche di pesca ricreativa, agire sui legislatori per contribuire alla formazione di norme sensate ed applicabili senza fraintendimenti, fare cultura scientifica per spazzare i pregiudizi che vedono la pesca in apnea ingiustamente accusata di essere causa dell’impoverimento del mare, partecipare alle istanze di programmazione e gestione delle aree marine già sottoposte a vincolo o di prossima istituzione.

Per gli affiliati di FIPIA si ripropone l’impegno di farsi promotori dei principi della “Carta” ed a partecipare alle iniziative che FIPIA lancia in difesa della PIA. Non ultimo l’impegno per il proselitismo: dobbiamo essere numerosi per poter contare.