Pescasub Corsica: Cambiano le Regole nella Riserva di Bonifacio
A partire dallo scorso 2 marzo, con la pubblicazione del decreto prefettizio n ° R20-2018-03-02-001, sono nuovamente cambiate le modalità per poter praticare la pesca subacquea e quella dalla barca, all’interno della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio (R.N.B.B).
Con le nuove disposizioni, oltre ad avere una assicurazione RC (come quella inclusa nella tessera FIPIA – CLICCA per sottoscriverla), sarà necessario compilare e presentare una dichiarazione di pesca (allegato I del decreto prefettizio) che permetterà di ottenere un certificato nominativo che scadrà alla fine del 2018 e che dovrà essere esibito alle autorità marittime in caso di controllo entro il perimetro della riserva. Per ottenere il certificato sarà necessario essere muniti di un documento di identità valido, ricordando che il numero di permessi è limitato a 400 per ogni anno.
La dichiarazione va presentata personalmente (non può più essere inviata né per via telematica né tramite posta) presso l’Ufficio dell’Ambiente della Corsica (OEC) situati a “U Centru”, sulla strada che da Bastia va a Porto Vecchio, si consiglia di telefonare allo 06.21.01.55.83 per conoscere con esattezza giorni e orari di apertura. Generalmente dovrebbero essere il martedì e il giovedì dalle 9:00 alle 12:00 per il mese di Giugno, a Luglio potrebbero cambiare.
Questo giro di vite complica non poco la vita a tutti coloro che erano abituati a recarsi a Bonifacio partendo dalla vicina Sardegna, senza contare che anche per chi si trova sul posto l’effetto deterrente è garantito: l’ufficio si trova veramente fuori mano, gli orari di apertura sembra che vadano molto “a discrezionalità” tanto che sarebbe meglio prendere un appuntamento per andare sul sicuro. Ovviamente non c’è praticamente nessuna possibilità di sbrigare la pratica nel fine settimana, mentre nei giorni feriali ci vorrà comunque una buona mezza giornata.
Non sappiamo dire se il provvedimento abbia realmente la funzione di arginare l’arrivo dei pescatori italiani, di certo ha finito per mettere di malumore tutti, corsi e francesi in primis, basti pensare che fino a non molti anni fa bastava inoltrare la richiesta via posta, per vedersi recapitato direttamente a casa il permesso.