Ortona: un felice confronto con la C.P.
La morfologia del litorale di Ortona non presenta molti luoghi adatti alla pratica della pesca in apnea, in particolare durante la stagione estiva con i limiti imposti dalle ordinanze balneari. Da tempo gli amici abruzzesi chiedevano la possibilità di immergersi lungo il lato esterno dell’imponente Molo Guardiano Nord del porto di Ortona: uno dei pochi luoghi idonei tutto l’anno.
Questo molo costituisce la protezione delle opere portuali vere e proprie dalle mareggiate provenienti dai quadranti settentrionali.
Fino al 2012 l’accesso alle acque lungo questa barriera era impedito da una specifica Ordinanza, poiché sul molo stesso erano in corso lavori di ampliamento.
Terminati i lavori e annullata l’Ordinanza predetta, si poneva la necessità di chiarire quali fossero i vincoli e i limiti per poter praticare la pesca in apnea.
Su istanza del delegato per l’Abruzzo della FIPIA, la Capitaneria di Porto di Ortona si è attivata per chiarire la questione, in un fattivo rapporto di confronto e collaborazione.
La cosa non è banale, vista la scarsità di luoghi adatti alla pesca in apnea: il molo guardiano Nord è una struttura di circa 1800 metri di lunghezza in gran parte composto da prismate artificiali.
Il confronto con la C.P. ha portato all’emissione di una sua comunicazione nella quale si specifica che “l’esercizio dell’attività di pesca subacquea sportiva nell’area individuata risulta legittima in quanto rientra tra gli usi pubblici del mare”.
Questo chiarisce che, fermi restando i vincoli posti dal DPR 1639/68 (divieto di PIA a meno 500 metri dalle spiagge frequentate e non ostacolo alle evoluzioni delle navi in ingresso uscita dal porto), è possibile praticare la pesca in apnea lungo gli oltre 1000 metri di molo esterno che non ricadono sotto questi vincoli.
Non possiamo che ringraziare il Comando della Capitaneria di Porto di Ortona e il Delegato FIPIA dell’Abruzzo per l’impegno prestato in questa vicenda.