Prorogato il Permesso Gratuito per la Pesca Ricreativa in Mare
Con il Decreto Direttoriale n. 5205 del 4 marzo 2020 il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha stabilito quanto segue:
“omissis…. Articolo unico
- La validità delle comunicazioni effettuate ai sensi del Decreto ministeriale 6 dicembre 2010 è prorogata al 31 dicembre 2022.
- Le comunicazioni di cui all’art. 1, comma 1, del Decreto ministeriale 6 dicembre 2010 sono obbligatorie, altresì, ai fini dell’esercizio dell’attività di pesca da terra e hanno validità sino al 31 dicembre 2022;
- Restano ferme ed invariate tutte le altre diposizioni contenute nel Decreto ministeriale 6 dicembre 2010.
Il presente decreto entra in vigore in data odierna, è divulgato attraverso il sito internet del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della repubblica italiana.
Riccardo Rigillo
Direttore Generale “
Il Nostro Commento
A noi non resta che commentare che con questo Decreto ci hanno tolto di torno, per due anni e mezzo circa, il tormentone di aspettare le proroghe al permesso. Più oscura è la genesi di questa decisione. È colpa del Covid-19? Erano stufi di avere tutti gli anni gente che bussava per avere informazioni sul rinnovo? Qualcos’altro bolle in pentola?
Per certo abbiamo una dimostrazione in più dell’inutilità di questo strumento censuario, nato malamente e mai gestito. Come dicemmo nel 2010 questo strumento NON avrebbe consentito la stima del prelievo imputabile alla pesca ricreativa, come era nei desiderata della Comunità Europea.
Di contro permette tutt’ora alla pesca professionale di sollevare polvere imputando alla pesca ricreativa un prelievo annuo di 1.800.000 tonnellate (un milione circa di praticanti x 365 giorni anno x 5 kg di prelievo giornaliero procapite). Tenendo conto che in Italia si consumano circa un milione di tonnellate anno di pesce, di cui circa 6-700.000 provenienti dall’estero, si evidenzia la scorrettezza del ragionamento e l’inutilità dello strumento.
Sul qualcos’altro che bolle in pentola siamo certi che ci sia. Dobbiamo stare attenti perché, nonostante lo stop imposto dal Covid-19, le proposte per una licenza onerosa o quelle per una limitazione agli attrezzi consentiti per la pesca ricreativa, o anche una rivisitazione delle taglie minime per i soli ricreativi, covano sotto il drammatico silenzio a cui tutti, almeno per quello, dobbiamo rispetto.
Concludiamo con una chicca: sul sito della FIPSAS si comunica che, il 3 marzo, questa organizzazione avrebbe incontrato nello studio del Ministro, il Direttore Generale dott.Rigillo proprio per la questione del rinnovo del permesso. Il giorno successivo veniva emanato il Decreto. Potenza della FIPSAS.