FIPIA Chiede la Riapertura della Pesca in Apnea nella fase 2 dell’Emergenza Covid-19
Fin dal 9 aprile scorso, la Federazione Italiana Pesca In Apnea, tramite il suo presidente avv. Alessandro Fiumani, si è attivata per ottenere una riapertura alla pratica della pesca in apnea durante la fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Nella ferma convinzione che una simile richiesta possa trovare accoglienza solo se avanzata al maggior numero di interlocutori possibile, si è scelto di scrivere una lettera (che potete leggere cliccando qui) a tutti i capigruppo di Camera e Senato, di tutte le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione.
Come potete vedere, la nostra richiesta puntava alla riapertura già il 14 aprile, la prima data che era stata ventilata come possibile inizio della tanto attesa fase 2. Nel frattempo le nostre richieste, hanno trovato una sponda nell’on. Maria Cristina Caretta (Fratelli d’Italia), che il 14 aprile ha presentato un’interrogazione a risposta scritta (che potete leggere cliccando qui), sottolineando come:
“l’attività di pesca in apnea, per sua natura, garantisce la sicurezza del pescatore e delle altre persone, in quanto gli equipaggiamenti essenziali per la suddetta attività comprendono una tuta in neoprene di spessore da 5 mm, guanti, calzari e maschera, senza contare che l’intera attività è svolta nella più assoluta solitudine”,
e chiedendo se:
“il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se ritenga opportuno permettere la ripresa delle attività di pesca in apnea il prima possibile.”
Registriamo inoltre il positivo riscontro a farsi sostenitore delle nostre istanze, da parte del senatore Francesco Bruzzone, responsabile per la Caccia e la Pesca della Lega. Al momento, ancora nessun riscontro abbiamo ricevuto dalle altre forze presenti nell’emiciclo, ma se e quando dovesse arrivare, saremo ben lieti di darne comunicazione a tutti i pescatori.