Approvato il Disciplinare Provvisorio dell’AMP Capo Testa – Punta Falcone
Il 28 agosto scorso, la giunta comunale di Santa Teresa Gallura ha finalmente approvato (e pubblicato) il disciplinare provvisorio delle attività consentite nell’area marina protetta di Capo Testa – Punta Falcone (QUI la versione completa). Ad “appena” due anni dall’approvazione del decreto che istituiva la riserva, possiamo quindi conoscere quali saranno i divieti vigenti.
A prima vista non sembra un regolamento particolarmente diverso da quelli di altre AMP, anzi si tratta proprio di un diffuso copia-incolla, di regolamenti anche particolarmente datati, come dimostrano diversi refusi.
Quello che salta subito all’occhio è che, a differenza di quanto strenuamente sostenuto dai favorevoli all’area marina protetta, la vita non sarà particolarmente semplice nemmeno per i residenti, che si ritrovano a subire divieti che erano invece stati ritenuti impossibili durante le fasi preliminari.
Immersioni a Pagamento (ANCHE in Apnea) e NIENTE Ricci di Mare
Iniziamo dal fatto che tutti i tipi di immersione, compresa quella in apnea, saranno soggetti ad autorizzazione a pagamento da parte dell’ente gestore e non saranno consentiti né in notturna né in solitaria.
Proseguiamo con il lungo elenco di specie non prelevabili con alcun mezzo, né dai professionisti né dai ricreativi. Tra queste spicca il riccio di mare (Paracentrotus lividus) che non potrà essere prelevato dai professionisti, mentre per i ricreativi si parla di un divieto iniziale che potrebbe essere rivisto in futuro “sulla base delle risultanze degli studi di monitoraggio, effettuati dal soggetto gestore e previa approvazione del Ministero”.
Appare inverosimile che si arriverà mai a consentire un prelievo dilettantistico, pur limitato, senza che si decida un’apertura anche per i professionisti. Vedremo adesso come i teresini prenderanno il dover rinunciare alla tradizionale pasta con i ricci, nonostante le ampie rassicurazioni avute in passato.
Pesca Sportiva per Pochissimi
Nulla da dire sulla pesca sportiva, per la quale si sceglie uno dei modelli più restrittivi in assoluto: sarà infatti consentita soltanto ai residenti, ai proprietari di immobili e ai locatari con contratti superiori a 12 mesi (che potranno pescare tutto l’anno) o a 6 mesi (che non potranno pescare a luglio e agosto), o ai titolari di posto barca annuale.
Santa Teresa ha negli anni beneficiato di una discreta quota di turismo “venatorio”, anche fuori stagione. Con queste regole non c’è più nessuna convenienza nel fare base in un porto che richiede spostamenti, spesso con mare non proprio forza olio, di diverse decine di miglia per raggiungere il primo tratto di costa libero. Probabile che si trattasse di un turismo non sufficientemente remunerativo, e che sia stato volentieri sacrificato in attesa di quello naturalistico/ambientale di cui tutti parlano ma che in tante AMP nessuno ha ancora visto.
OK ad Attraversare la Riserva con Attrezzatura per Pesca in Apnea
Una piccola concessione per i pescatori in apnea è stata fatta: anche se non sono stati identificati dei corridoi di transito, sarà possibile attraversare la riserva perché sono consentite la detenzione e il trasporto di attrezzi adibiti alla pesca subacquea all’interno dell’AMP, previa comunicazione all’ente gestore. Non serve quindi né autorizzazione a pagamento e né si dovrebbe attendere una risposta da un ufficio. Nulla però si dice però riguardo il percorso inverso, con eventuale pescato a bordo, magari costituito anche da prede non consentite nella riserva. Chissà, ma senza ulteriori specificazioni si rischierebbe di poter tagliare il percorso all’andata ma di dover fare il giro largo al ritorno.
In sintesi
Insomma nulla di nuovo, anche se aspettiamo di leggere il tariffario delle autorizzazioni (che sarà pubblicato nel 2021, essendo tutti i pagamenti sospesi per l’anno in corso) per vedere quanto le richieste economiche dell’ente saranno da incentivo o da freno alla fruizione della riserva, ovviamente al netto di tutto quello che non si potrà più fare nemmeno pagando. Per il momento noi non possiamo dirci sorpresi, ma scommettiamo che qualche improvviso “mal di pancia” locale ci sia stato e non passerà tanto presto.