Licenza di Pesca a Pagamento: ATTENZIONE AI COLPI DI CODA!
A inizio gennaio 2018, il sito della FIPSAS riportava con enfasi che entro lo stesso mese il MIPAAF avrebbe decretato la proroga dei permessi gratuiti per la pesca ricreativa in mare (Decreto ministeriale 6 dicembre 2010). Si prevedeva già allora che la proroga avrebbe avuto validità solo fino al 30 giugno 2018.
All’alba del 28 febbraio, stranamente quattro giorni prima delle elezioni, con la puntualità che l’ha sempre caratterizzato (sic!), il MIPAAF ha finalmente emesso il Decreto di proroga con scadenza al giugno 2018.
Non entriamo nella fantapolitica del perché “solo fino al 30 giugno”. Tuttavia, come diceva il famoso statista in odor di mafia: “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”.
Vedremo comunque cosa succederà entro giugno.
Nel frattempo il quadro emerso dalle elezioni del 4 marzo per ora non lascia prevedere se e quale governo si riuscirà a formare.
In questa totale incertezza resta in carica il Governo Gentiloni per il disbrigo degli “affari correnti”. Cosa significhino gli affari correnti è abbastanza vago.
Intanto verifichiamo la trombatura elettorale degli ex deputati Laura Venittelli e Nicodemo Oliverio ambedue del PD, che si erano dimostrati i più accaniti persecutori della pesca ricreativa e fautori di licenze a pagamento a supporto della pesca professionale. Questa trombatura è sicuramente dovuta al successo del Movimento 5 Stelle nei loro collegi: tuttavia ci piace pensare che una infinitesima parte del merito vada anche all’ostilità di tutto il mondo della pesca ricreativa sull’argomento “licenza onerosa”.
Ma non si può abbassare la guardia: molti altri “supporter” della pesca professionale sono ancora sulla breccia.
Far passare in questo periodo di incertezza politica un Decreto che instauri la licenza per la pesca in mare a “titolo oneroso” avrebbe il subdolo vantaggio di poterne scaricare la responsabilità alla precedente legislatura come fosse un provvedimento lasciato in sospeso e che andava completato.