FIPIA Scrive all’on. Centinaio, nuovo Ministro delle Politiche Agricole
Con la nomina del nuovo governo, la F.I.P.I.A. ha ritenuto opportuno scrivere al neo ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (competente in materia di pesca), on. Gian Marco Centinaio, per rinnovare le richieste già fatte, e purtroppo inascoltate dai suoi predecessori. Si tratta della prevista emanazione del decreto di definizione delle modalità per l’esercizio della pesca per fini ricreativi, turistici o sportivi, previsto dall’art. 6, comma 4, del D.lgs. n. 4/2012
Abbiamo colto l’occasione per ribadire al Ministro che sono ormai 6 anni che i pescatori attendono il regolamento di attuazione che rimetta mano all’ormai vecchio e inadeguato DPR 1639/1968, e che nel frattempo tutte le decisioni riguardo la pesca ricreativa sono state prese senza il minimo coinvolgimento delle organizzazioni che la rappresentano. Se si fa eccezione per alcune misere audizioni “elargite” dalla Commissione Agricoltura riguardo la questione della licenza onerosa, su tutto il resto la politica ha agito sempre in autonomia (es. ricordiamo i nostri emendamenti sulla riduzione delle sanzioni previste per la violazione delle distanze da costa e degli obblighi di segnalazione, bocciati senza neppure discussione nel 2016).
La F.I.P.I.A., in qualità di associazione senza scopo di lucro che persegue la promozione dell’attività ricreativa di pesca subacquea in apnea, tenendo fede all’impegno di riunire e rappresentare quanti la praticano individualmente o collettivamente e promuovendo lo spirito del prelievo ittico selettivo, sostenibile e rispettoso delle leggi e dell’ambiente, ha chiesto:
che in virtù della sua esperienza specifica nel settore della pesca ricreativa, ed in particolare della pesca in apnea, possa partecipare ai tavoli di consultazione e coordinamento, qualora istituiti per i “portatori di interesse”, in particolare per quanto concerne l’elaborazione del decreto attuativo previsto dall’attuale legge vigente sulla pesca.
Poiché l’emanazione del citato decreto rappresenta un’utile e forse irripetibile occasione per porre fine alla lacunosità dell’ormai inadeguato D.P.R. 1639/1968, e soprattutto per rimediare all’incerta ed oscura interpretazione di alcune delle disposizioni in esso contenute, F.I.P.I.A. si rende disponibile sin d’ora a collaborare avanzando delle proposte che tengano conto delle esigenze delle decine di migliaia di pescatori subacquei ricreativi.