Lettera al Ministro Maurizio Martina
Al Ministro On. Maurizio Martina
e al Sottosegretario con delega alla pesca On Giuseppe Castiglione
Milano, 11 ottobre 2014
La Federazione Italiana Pesca In Apnea (F.I.P.I.A.) associazione che raccoglie oltre 2500 pescatori in apnea ricreativi e costituisce ormai un sicuro riferimento per tutto il movimento della pesca in apnea non agonistica grazie al suo impegno in Internet che vede oltre 100.000 contatti, intende manifestarle la sua contrarietà, nel metodo e nella sostanza, all’inserimento nella legge finanziaria di una proposta per l’istituzione di una licenza per la pesca in mare a pagamento.
Tale proposta nasce senza alcuna preventiva consultazione delle Associazioni che rappresentano la pesca non commerciale. Stiamo riferendoci alle rappresentanze di quell’oltre un milione di italiani che hanno dichiarato con il c.d. “Censimento” di praticare la pesca in mare a titolo sportivo/ricreativo dove, tra questi, oltre 300.000 hanno dichiarato di praticare, almeno occasionalmente, anche la pesca in apnea.
Non solo, la proposta prevederebbe la devoluzione degli introiti di tale tassa al sostegno della pesca professionale, comparto che gode già di agevolazioni e contributi nazionali e comunitari e che è causa del sovrasfruttamento della risorsa ittica.
Pare anche, non sia stata considerata l’ipotesi di reinvestire questi introiti in azioni a tutela del mare o nel settore della pesca ricreativa che svolge, e potrebbe svolgere, un ruolo trainante di tutta la sua filiera e quindi del turismo, generando reddito e occupazione.
Ritenendo che la questione vada affrontata nell’ambito della prevista riscrittura delle norme che regolano la pesca non commerciale (Art. 6, comma 4, DLgs 4/12), chiediamo che gli emendamenti proposti siano ritirati o rigettati; avanziamo invece la richiesta della costituzione di un tavolo di lavoro permanente per la pesca non commerciale al quale saremmo lieti di offrire il nostro contributo.
Ringraziando per l’attenzione
Fulvio Calvenzi
Presidente FIPIA