AMP di Capo Testa: Cerchiamo di Essere Razionali!
L’arrivo della data di entrata in vigore definitiva del regolamento della nuova AMP di Capo Testa – Punta Falcone, sembra essere stata una doccia fredda per tanti, decisamente per troppi. Sui social si sono sprecate le “chiamate alle armi”, al boicottaggio, al tentare di impedire non si sa bene cosa.
In fondo sono “appena” 4 anni che si parla concretamente di questa riserva marina, e di tutti quelli che oggi vorrebbero fomentare una vera e propria sollevazione popolare non ricordiamo di aver visto nessuno quando la battaglia si poteva fare e andava fatta nelle sedi opportune; ad esempio quando abbiamo contribuito a stendere una proposta di zonazione alternativa, poi rigettata dall’ISPRA senza tante spiegazioni.. Alle assemblee comunali, sempre non particolarmente partecipate, ricordiamo gli interventi di Umberto Pelizzari, la presenza di alcuni pescasub turisti, forse di un paio di locali, non certo dei blasonati campioni e delle social star che oggi aizzano la folla.
È brutto dirlo ma la campanella è suonata signori, è tardi, l’AMP c’è e rimane per legge. Dovevate svegliarvi prima. Adesso non è il momento di invocare il TAR, anzi, il ricorso intentato da AMPIAA nel 2010 contro l’AMP della Meloria, dovrebbe aver insegnato che, per la giustizia amministrativa, la nostra esclusione non solo non è discriminatoria, ma cosa buona e giusta! L’unica possibilità, forse, è quella di provare a lavorare sul regolamento in vista di una futura riscrittura, e sulla zonizzazione auspicando una sua eventuale modifica.
Ancora una volta il pescatore subacqueo ha dimostrato di vivere in una bolla, completamente disinteressato alla realtà che lo circonda, più impegnato nel mostrarsi sui social network piuttosto che preoccuparsi di poter continuare a praticare la sua passione o, per qualcuno, la sua illecita seconda professione.
E allora viene da chiedersi, ma per chi e per cosa ci battiamo??